
La Formazione, compagna di vita di ogni Personal Trainer
L’importanza dell’attività fisica per il benessere, l’influenza che il corretto e specifico allenamento aiuti a prevenire o
rallentare quasi tutte le patologie, il supporto psicologico, pedagogico e sociologico che oggi è riconosciuto allo
sport.
Questa l’evoluzione culturale che dovremmo essere felici di promuovere e che negli ultimi 30 anni ha dato
modo a milioni di professionisti dello sport di essere riconosciuti ed inquadrati come promotori della salute.
Ma come per ogni figura professionale la strada verso il successo è lunga e complessa, fatta di step, momenti di
stallo e scelte fondamentali che faranno la differenza nel mondo del lavoro.
Per Trainer, e nello specifico per i Personal Trainer a far pendere l’ago della bilancia c’è il percorso formativo. Scegliere correttamente come, quando, quanto e con chi formarsi è una scelta professionalmente vitale, cercheremo quindi di darvi qualche piccolo consiglio e di valorizzare insieme il ruolo della Formazione per un Personal Trainer.
Come Formarsi?
Qual è il metodo migliore per studiare i molteplici argomenti che deve padroneggiare un Trainer?
Il miglior piano di studio è sicuramente quello che propone inizialmente basi teoriche fondamentali:
– Anatomia: composizione del corpo umano;
– Fisiologia: funzionamento del corpo umano;
– Biologia e Biochimica: studio della vita e delle sue reazioni chimiche;
– Biomeccanica sportiva: analisi biologica del movimento;
– Chinesiologia: Basi e metodologia del Movimento Umano.
In un secondo momento iniziare a accostare allo studio teorico sui libri, le esercitazioni pratiche. Questa può essere
lo sperimentare quanto visto sui libri sul proprio corpo, acquisire consapevolezza di molti perché e di molti come
eseguire un esercizio piuttosto che un altro.
Il terzo passo sarà quello di applicare quanto appreso tra teoria e pratica su terze persone, affrontare casistiche e
studiare sempre più nel dettaglio metodi e tecniche di allenamento. Iniziare una formazione sul Coaching (capacità
di supporto e guida), sulla Comunicazione e sul mercato del fitness (Marketing).
Quali sono gli strumenti a nostra disposizione per poterci formare?
Essenzialmente sono i seguenti:
– Università: triennale in scienze motorie e specialistica di indirizzo;
– Corsi Formativi: da accademie private o federazioni sportive;
– Interne alle società: tirocinio, affiancamento;
– Autonomo: testi, studi, tutorial.
Quanta formazione occorre?
A questa domanda si potrà sempre rispondere in un solo modo: il più Possibile. Sarà una frase ormai dozzinale ma la
Formazione è Infinita. Per un personal Trainer questo si traduce in approfondimenti sempre più specifici, in analisi
delle casistiche e nella scoperta di innovative metodologie d’allenamento. Ragione per cui, se lo studio non è il
vostro forte, il Personal Trainer non è il mestiere adatto.
Quando fare Formazione?
Se riuscite a pianificare con ordine e metodo il vostro piano studi, non bisogna sottovalutare la cadenza temporale
con la quale acquisire informazioni. Considerando quanto detto prima, ovvero che la formazione per un Personal
Trainer è infinita, si consiglia vivamente un’organizzazione periodica ma non ammassata dei corsi di formazione.
Facciamo un esempio, se seguirete un percorso di formazione specifico per Personal Trainer (livello 1, livello2,
livello3…), assicuratevi di aver metabolizzato correttamente le informazioni del livello precedente prima di
approfondirle. Quindi è fondamentale, studiare anche dopo aver concluso uno step per essere sicuri di arrivare al
livello superiore con le idee chiare e fresche.
Con Chi Fare formazione?
Con chi può offrirvi veramente qualità nella formazione, prima tra tutte ovviamente la facoltà universitaria di scienze
motorie, questa correttamente accompagnata da corsi specifici di Personal Training.
Come scelgo un corso per Personal Trainer?
Ecco 5 parametri da valutare attentamente prima di scegliere il corso giusto:
1. Attestato: bisogna assicurarsi che sia un’accademia che vi tesseri con una Federazione Sportiva (ente
pubblico) o un ente di promozione sportiva riconosciuta dal CONI. Inoltre bisogna ricordare che per lavorare
con regolare collaborazione o inquadramento fiscale è indispensabile almeno un secondo livello
(equiparazione laurea triennale).
2. Pratica e Teoria: come anticipato nel paragrafo precedente è fondamentale trovare dei corsi di formazione
che sappiano darvi sia contenuti pratici che teorici. Generalmente per ogni due parti di teoria dovrebbe
coinciderne almeno uno di pratica. Esempio su un corso di tre giorni, almeno uno deve essere interamente di
pratica.
3. Contenuti: scegliete rigorosamente solo corsi che diano un piano di studi completo e calendarizzato dal
semplice al complesso. La linea ideale potrebbe sicuramente essere quella descritta nel paragrafo come
formarsi?
4. Durata: un percorso formativo base per un personal trainer non dovrebbe avere durata inferiore a 80 ore.
Queste divise per livelli e con dei mesi di distanza tra un e l’altro per approfondire ed applicare quanto
imparato.
5. Docenti: nella scelta di un corso di formazione non bisogna assolutamente sottovalutare quelli che sono gli
ambasciatori, ovvero il corpo docenti. Per il vostro meglio analizzate bene il CV di quelli che saranno i vostri
insegnanti e non accontentatevi di una buona copertina social o di un addome scolpito.
Continuate a formarvi, pianificate la vostra evoluzione e calendarizzate bene il percorso professionale. Ogni singolo
momento passato ad imparare, è un momento in cui state crescendo.
Articolo a cura di Peralta Angelo, Direttore Didattico Fitnessway e Accademia Italiana Massaggi, Dott. Scienze Morie e
Manager dello Sport, Personal Trainer e Coach CrossFit, Pesistica Olimpica.
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